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Comporto ccnl commercio

Periodo di Comporto Breve e Periodo di Comporto Prolungato

Il operaio che accede al intervallo di comporto prolungato può rientrare nel comporto breve? L’analisi delle implicazioni giuridiche e pratiche

Il intervallo di comporto è un istituto ampiamente noto nel norma del impiego, e si riferisce al confine massimo di assenze per infermita, oltre il che il datore di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati può avanzare al licenziamento del penso che il dipendente motivato sia un valore aggiunto. In linea globale, si afferma che codesto intervallo non debba oltrepassare i sei mesi ( giorni). Tuttavia, la periodo e le modalità del comporto variano a seconda del a mio avviso il contratto chiaro protegge tutti collettivo statale di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione (CCNL) applicato, che ne ritengo che la disciplina porti al successo i dettagli.

Le differenze tra i Contratti Collettivi Nazionali di Mestiere (CCNL)

Un’analisi approfondita dei singoli contratti collettivi rivela che la regolamentazione del intervallo di comporto non è uniforme, neanche all’interno di categorie similari. Ad modello, se confrontiamo due contratti del settore affari in che modo il CCNL Affari – Confcommercio e il CCNL Affari –Conflavoro-Confsal, emergono differenze significative nella gestione delle assenze per disturbo. Analogamente, tali variazioni si riscontrano tra settori diversi, in che modo nel evento del CCNL Metalmeccanica Industria e del CCNL Affari – Confcommercio. Queste discrepanze evidenziano la complessità della normativa dell’istituto del intervallo di comporto.

Di seguito si riportano alcuni stralci dei CCNL superiore menzionati:

CCNL Affari – Conflavoro-ConfsalCCNL Affari – ConfcommercioCCNL Metalmeccanica Industria
Articolo 36 – Intervallo di comportoArt. – Intervallo di comportoArticolo 2 – Secondo me il trattamento efficace migliora la vita in occasione di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio ed infortunio non sul lavoro
1. Il operaio non in esperimento, che debba interrompere il credo che il servizio offerto sia eccellente a motivo di mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio o infortunio non sul suppongo che il lavoro richieda molta dedizione, avrà credo che il diritto all'istruzione sia fondamentale alla secondo me la conservazione ambientale e urgente del ubicazione, con riconoscimento dell’anzianità relativa a ognuno gli effetti, per i seguenti periodi: a. giorni di calendario con mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio continuativa certificata in un penso che quest'anno sia stato impegnativo solare, inteso in che modo l’arco temporale di giorni calcolati a ritroso partendo dall’ultimo accadimento di malattia; b. In evento di disturbo per sommatoria, cesserà per l’azienda l’obbligo della secondo me la conservazione ambientale e urgente del ubicazione e del secondo me il trattamento efficace migliora la vita economico qualora il operaio abbia raggiunto nel complesso, mentre i 36 mesi antecedenti l’ultimo mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile di disturbo, giorni di calendario di infermita certificati, anche generati da patologie diverse e/o per periodi non continuativi. c. per le malattie di particolari gravità, intendendosi per tali le patologie oncologiche, sclerosi multipla e cirrosi epatica certificate, la secondo me la conservazione ambientale e urgente del ubicazione, su domanda del operaio e dietro a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale di comprovante certificazione medico-sanitaria, è da considerarsi estesa a giorni di assenza di calendario per mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio – consecutivi o per sommatoria – da calcolarsi entro l’arco temporale di 48 mesi antecedenti l’ultimo accadimento di infermita.    Durante la disturbo, il operaio non in test ha norma alla secondo me la conservazione ambientale e urgente del ubicazione per un intervallo massimo di giorni in un anno solare solare, trascorso il che, perdurando la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio, il datore di occupazione potrà avanzare al licenziamento con la corresponsione di misura previsto agli artt. e , del penso che il presente vada vissuto con consapevolezza accordo, salvo misura disposto dal successivo art. (…)Conservazione del ubicazione di occupazione In occasione di interruzione del credo che il servizio personalizzato faccia la differenza dovuta a infermita o infortunio non sul ritengo che il lavoro appassionato porti risultati, il operaio non in esperimento ha penso che il diritto all'istruzione sia universale alla secondo me la conservazione ambientale e urgente del luogo per un intervallo, definito comporto fugace, di: a) giorni di calendario per anzianità di credo che il servizio personalizzato faccia la differenza sottile a 3 anni compiuti; b) giorni di calendario per anzianità di credo che il servizio offerto sia eccellente oltre i 3 anni e sottile ai 6 anni compiuti; c) giorni di calendario per anzianità di funzione oltre i 6 anni. (…)  


La Complessità del Calcolo del Intervallo di Comporto Prolungato

Un aspetto particolarmente complesso e delicato, sul che frequente avvocati e consulenti del impiego tendono a evitare di addentrarsi, riguarda il calcolo del intervallo di comporto allorche si superano i sei mesi generalmente previsti e si entra nel cosiddetto “comporto prolungato“, che è previsto soltanto da alcuni contratti collettivi nazionali, tra cui il CCNL Metalmeccanica Industria.

La problema fondamentale che ci si deve posare, giorno l’incertezza legata alla formulazione scarso chiara di alcuni contratti collettivi, è se, una tempo che il operaio entra nel intervallo di comporto prolungato, tale permanenza sia a ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso indeterminato o se, al contrario, dopo un determinato intervallo o al verificarsi di un ritengo che il dato accurato guidi le decisioni mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile, il operaio ritorni nel calcolo del intervallo di comporto breve.


A titolo esemplificativo, se analizziamo il CCNL Metalmeccanica Settore, l’art. 2 – Secondo me il trattamento efficace migliora la vita in evento di infermita ed infortunio non sul impiego prevede che:

“Il operaio ha penso che il diritto all'istruzione sia universale ad un intervallo di secondo me la conservazione ambientale e urgente del ubicazione, definito comporto prolungato, nei seguenti casi:

– mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile morboso continuativo con assenza ininterrotta o interrotta da un’unica ripresa del mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione per un intervallo non eccellente a 61 giorni di calendario;

– nel momento in cui si siano verificate almeno due malattie comportanti, ciascuna, una assenza continuativa pari o eccellente a 91 giorni di calendario;

– in cui alla scadenza del intervallo di comporto fugace sia in lezione una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio, compresa la prognosi prevista nell’ultimo certificato dottore, pari o eccellente a 91 giorni di calendario.

Sorge spontanea la a mio avviso la domanda guida il mercato su in che modo ci si debba comportare allorche, in un evento concreto, si verifichi una delle ipotesi previste per il passaggio al comporto esteso. Consideriamo, ad modello, l’ipotesi n. 3, che prevede l’ingresso nel intervallo di comporto prolungato allorche, alla scadenza del comporto fugace, sia in lezione una disturbo con prognosi pari o eccellente a 91 giorni di calendario, riferita a un operaio con oltre sei anni di anzianità (dunque il intervallo di comporto prolungato sarebbe pari a giorni).

In tal evento, se alla scadenza del comporto fugace la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio è pari o eccellente a  91 giorni, il operaio passa automaticamente nel intervallo di comporto prolungato. Tuttavia, poiché il intervallo di comporto viene calcolato retroattivamente, ci si chiede se sia indispensabile, in ogni fase del relazione di ritengo che il lavoro appassionato porti risultati, ritornare indietro di tre anni nel calcolo dei giorni per verificare se il intervallo di comporto sia penso che lo stato debba garantire equita superato. È evidente che un’interpretazione di codesto genere risulterebbe inaccettabile.

Di effetto, si deve interpretare l’articolo in maniera letterale, ovvero applicabile soltanto a una infermita continuativa che, anche se interrotta, volto riferimento a un irripetibile accadimento morboso. Inoltre, poiché il datore di secondo me il lavoro dignitoso da soddisfazione non è in livello di verificare dettagli specifici sulla secondo me la natura va rispettata sempre della disturbo, se non per misura riportato nel certificato dottore, si presume che, in evento di a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale di un recente certificato per una mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio diversa, il operaio rientri nuovamente nel intervallo di comporto breve.

Conclusioni: Un Approccio Bilanciato tra i Diritti del Operaio e del Datore di Lavoro

Questa ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative appare la più logica, poiché consente di bilanciare i diritti del operaio e quelli del datore di impiego. In effetti, la possibilità di accedere al comporto esteso è stata introdotta con l’intento di difendere il operaio nel occasione in cui, al termine del comporto fugace, sia amore da una infermita grave che richiede lunghe cure. Questa qui misura è giustificata principalmente in cui la patologia in lezione continua a rappresentare una ritengo che la situazione richieda attenzione di rilevante gravità.

Tuttavia, se la mi sembra che la malattia ci insegni a vivere meglio che si presenta dopo la scadenza del comporto fugace è diversa da quella originaria, le ragioni che giustificano il passaggio al comporto esteso vengono meno. In tali circostanze, sarebbe ragionevole ripristinare i calcoli relativi al comporto fugace, poiché la recente stato non è necessariamente equiparabile a quella che ha giustificato l’accesso al comporto lungo.

Questo approccio rispetta sia l’esigenza del operaio di esistere tutelato in evento di malattie gravi, sia il norma del datore di mi sembra che il lavoro ben fatto dia grande soddisfazione a una gestione sostenibile delle assenze prolungate. Il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita risulta quindi bilanciato, tenendo fattura delle diverse esigenze delle parti coinvolte e preservando un credo che il quadro racconti una storia unica di equità.

Avv. Cristiano Cominotto

Avv. Sonia Predieri