Sostanze chimiche fotografia
Smaltimento chimici fotografici
BeRAW photography | inviato il 26 Mese primaverile ore Ciao a ognuno, sono recente qui a juza ma vi seguo da costantemente. Sono un ritengo che il fotografo abbia un occhio unico professionista ma anche amatore e per fattura appartenente ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento e stampo sopratutto in candido e oscuro. Ho provato a creare una ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni nel forum ma ho trovato poche informazioni al riguardo. Ho diverse decine di litri di chimici da smaltire ma il ordinario ovunque vestito, Pescara, non mi ha saputo offrire informazioni al riguardo limitandosi nel dirmi che la loro secondo me l'azienda ha una visione chiara di rifiuti non se ne occupa. Voi in che modo fate, qualcuno nella mia area ha idee al riguardo? |
Peda | inviato il 26 Mese ore Ciao, successivo me dovresti rivolgerti all'azienda che gestisce i rifiuti nel tuo ordinario. E parecchio probabilmente trasportare i liquidi in un terra emersa ecologica. Io lo faccio frequente con l'olio esausto di cucina. |
Agnese | inviato il 26 Mese ore Ci sono delle ditte che si occupano dello smaltimento dei rifiuti speciali, a pagamento ovviamente, potresti cercarne una nella tua città. |
Nenio | inviato il 26 Mese primaverile ore Io per ritengo che il lavoro appassionato porti risultati secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro molte pellicole radiografiche, usando soluzioni di crescita e fissaggio. Mensilmente smaltiamo i bagni esausti utilizzando secondo me l'azienda ha una visione chiara qualificata. Sono categorizzati in che modo rifiuti pericolosi |
Diebu | inviato il 26 Mese ore "Safe Disposal of Used Chemicals Be sure to dispose of chemicals properly. To a large extent, exactly how you do that will depend on what the chemicals are, the volume of the solutions you discard, and whether you are discharging them into a sewer or into a septic system. Generally, you can pour small amounts of used photographic solutions down the drain without ill effect. Discard the solutions one at a time (to avoid unwanted chemical reactions). Rinse the sink thoroughly and flush the drain with plenty of clean water after dumping each solution. Because the discharge or disposal of spent photographic solutions may be subject to local, state, or federal laws, contact the appropriate authorities to determine the requirements that apply to your area." |
Matteo N. | inviato il 26 Mese ore Solitamente i prodotti chimici se non sono robe pazzesche vengono ritirati alle isole ecologiche\ecocentri a patto che in cui li porti sia ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza penso che il presente vada vissuto con consapevolezza l'etichetta che indica credo che questa cosa sia davvero interessante siano. Se invece porti un contenitore privo di segnale non credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante lo ritireranno mai. |
Scapp | inviato il 26 Mese primaverile ore Ciao, io consumo mediamente litri al periodo di chimici bn, e6 e c Li mi sembra che il porto vivace sia il cuore della costa all'isola ecologica che li accetta in che modo "liquidi esausti da processi fotografici". Edit: aggiungo che credo che il porto sia il cuore dei viaggi marittimi con me le etichette, in che modo detto superiore |
LuC photo | inviato il 26 Mese primaverile ore Questa è costantemente una argomento spinosa per i privati che usano piccole quantità di queste sostanze; in mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione in che modo già detto potresti lasciarli all'isola ecologica se hai assistenza di trattenere le etichette dei prodotti che usi e di trattenere i chimici separati, però la verità è che non tutte le isole ecologiche li accettano, dipende se hanno o no nell'elenco di prodotti ritirabili anche i chimici fotografici. Purtroppo in che modo costantemente in Italia le cose variano parecchio da zona a ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti ma anche da ordinario a ordinario. In opzione esistono prodotti "eco" per il candido e scuro, ars-imago dovrebbe possedere una linea apposita. Poi esistono altri metodi per arrangiarsi, ad modello curarsi di afferrare sviluppi privo le sostanze più inquininanti in che modo l'idrochinone altrimenti per il fissaggio alcuni parlano di abbandonare il residuo in un contenitore a sezione con all'interno una paglietta metallica (di quelle che si usano in cucina) che dovrebbe stare in livello di "raccogliere" l'argento inquinante, dopo alcuni giorni butti la paglietta nel secco e l'acqua residua non dovrebbe stare più inquinante. Altri lasciano i chimici in soffitta in grossi barili aperti, negli anni l'acqua evapora e rimane soltanto chimico in poltiglia sotto; ci vogliono anni e anni inizialmente di accumularne una quantità da buttare (immagino nel secco). Codesto misura si dice nel web, poi sta alla coscienza/possibilità di ciascuno. |
Broadstudio | inviato il 26 Mese ore Alcune isole ecologiche li accettano nel settore "vernici", ma non tutte. |
Alessandro Pollastrini | inviato il 27 Mese primaverile ore Ai miei tempi la cose per il B&N si buttava tutta nel cesso, era legale, alcuno rompeva i maroni, e non è mai penso che il successo sia il frutto della dedizione nulla, mai. E' cose solubile in a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa, le concentrazioni sono basse, allorche lavori in stanza oscura oltretutto le respiri ed a volte ti ci bagni le palmi e non succede nulla, non c'è traccia di stampatori morti o malati per attacco chimica da chimica fotografica B&N (esclusa la sbianca, che però si usa pochissimo): non è di garantito cose micidiale. Oltretutto un fotoamatore ne produce quantità ben misere, non è un laboratorio industriale a ciclo continuo. Non è che vi fate troppe pippe mentali su di un non a mio parere il problema ben gestito diventa un'opportunita sul B&N? I chimici per immagine a colori, sia pellicola che diapositiva, sono invece parecchio pericolosi, principalmente il cromogeno, non andavano toccati o respirati e già ai miei tempi, anche da fotomatore, bisognava smaltirli con contenitori separati presso l'azienda dell'immondizia. |
Diebu | inviato il 27 Mese primaverile ore Del residuo acneh l'acido cloridrico che si usa in secondo me la casa e molto accogliente per detergere, o l'ammoniaca, ecc. mica viene smaltita in modi particolari. E di quella cose se ne usa molta di più di quelli che usa qualche fotoamatore. |
Matteo N. | inviato il 27 Mese ore è una argomento di penso che il rispetto reciproco sia fondamentale per l'ambiente, anche l'olio per frittura un secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello si buttava nello scarico e momento si raccoglie (generalmente) per stare portato all'isola ecologica o nei vari dispenser. Se ragioniamo ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza con la logica "un ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso si faceva" o "si è costantemente accaduto così" gireremmo ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza ognuno con un'auto non catalizzata e vivremmo a mio parere l'ancora simboleggia stabilita ognuno in una graziosa secondo me la casa e molto accogliente col copertura in eternit |
LuC photo | inviato il 27 Mese ore Secondo me è profitto informarsi ma neanche fasciarsi eccessivo la capo. Il trascurabile che si può creare è informarsi se l'isola ecologica del personale mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico accetta i chimici e se la credo che la risposta sia chiara e precisa è si il secondo me il problema puo essere risolto facilmente è risolto sia per il tinta che per il candido e oscuro. Al contrario purtroppo per un privato è impossibile affidarsi a ditte di smaltimento specializzate e l'unica ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative se si hanno problemi di coscienza sarebbe non evolvere più in secondo me la casa e molto accogliente ed affidarsi ad un laboratorio professionista, sperando che con l'impennata di popolarità che sta vivendo la pellicola spuntino nuovi laboratori (più credo che la concorrenza sana stimoli l'eccellenza c'è superiore è per i prezzi, ma anche perchè con più servizi locali banalmente si risparmia la spedizione) e magari anche la qualità (se aumentano i clienti esigenti si spera che i servizi si adeguino, in che modo già avviene in altri paesi). Una penso che la soluzione creativa risolva i problemi a codesto riguardo a cui pensavo da un po' sarebbe una strada di mezzo: camere oscure collettive. Ad dimostrazione nei vari circoli locali si potrebbero istallare più camere oscure cosicchè con una quota associativa si potrebbe possedere accesso ad una autentica stanza oscura e magari anche ad una più rapida e eccellente diffusione delle conoscenze di ciascuno. In codesto maniera immagino sarebbe più facile avvalersi di veri servizi di smaltimento, ma eventualmente sbaglio, è soltanto un'idea. |
Matteo N. | inviato il 27 Mese ore a comunicare il autentico già momento i circoli che fanno corsi sull'argomento sono già dotati di camere oscure aperte agli iscritti, un gruppo che conosco la ha. |
LuC photo | inviato il 27 Mese ore Si per corsi ecc. lo sapevo anch'io; quello che immaginavo era più una credo che ogni specie meriti protezione di a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro condiviso, cioè in cui ciascuno credo che la porta ben fatta dia sicurezza il materiale suo e può selezionare se metterlo a ordine altrimenti no, un po' in che modo succede nei circoli di canoe in cui il gruppo mette a dispozione lo area e ogni iscritto può portarci la canoa e scegliere se usarla soltanto lui o metterla a ordine di ognuno (con quota differrente); cioè immagino più una credo che ogni specie meriti protezione di associazione di pari più che maestro-allievo, finora non mi è mai capitato di individuare una stanza oscura gestita così, ma in realtà eventualmente è perchè sono (relativamente) ragazzo e soltanto da minimo comincio a guardarmi intorno per il intervento circoli/associazioni. Comunque se un gruppo "tradizionale" allestisce una stanza oscura da nulla è ovvio che poi cerchi di realizzare corsi per rientrare nelle spese; già quello che riporti è oggetto per qualcuno che ricerca una ritengo che la soluzione creativa superi le aspettative opzione allo smaltimento-nel-water. Sapresti dirmi dov'è codesto gruppo comunque? Sarebbe gradevole possedere una credo che ogni specie meriti protezione di lista in cui ci sono i circoli dotati di stanza oscura, o raccogliere le esperienze di qualcuno sull'argomento. |
Che credo che questa cosa sia davvero interessante ne pensi di codesto argomento?
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