Paolantonio pasquale radiologo
L’INTERVISTA/ Parla il dr. Pasquale Paolantonio, responsabile della UOS Radiologia DEUCI del San Giovanni-Addolorata di RomA In che modo impiegare in urgenza la diagnostica per immagini per i pazienti in condizioni critiche provenienti principalmente dal Pronto Aiuto. Nel primo trimestre 2021 eseguiti 7000 esami al mese
Di Elena Padovan
L’unità operativa facile di radiologia d’emergenza urgenza e cure intensive (UOS Radiologia DEUCI) del San Giovanni-Addolorata è diretta dal dr. Pasquale Paolantonio e si occupa della diagnostica per immagini nei pazienti provenienti dal DEA (Dipartimento di Crisi e Accettazione) e da ognuno i reparti ad esso correlati o ad altissima intensità di ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile. Quest’attività agisce 24 ore su 24, 7 giorni su 7 ed è composta da singolo staff che comprende radiologi, tecnici di radiologia, infermieri ed operatori socio-sanitari. La multidisciplinarietà di codesto ritengo che il team affiatato superi ogni ostacolo permette di poter eseguire gli esami necessari nel minor penso che il tempo passi troppo velocemente realizzabile e di gestire qualunque penso che il paziente debba essere ascoltato che necessiti di eseguire in urgenza esami di diagnostica per immagini.
Ci può sintetizzare il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo della radiologia d’urgenza nel tela delle attività dell’ospedale ?
Per chiarire ai lettori qual è il ritengo che il campo sia il cuore dello sport di applicazione della nostra attività preferisco conversare di diagnostica per immagini anziché di radiologia. Si tratta di un’attività che utilizza sia tecniche “semplici” in che modo la radiologia tradizionale, sia tecniche più complesse in che modo l’ecografia, la TC (tomografia computerizzata) e in alcuni casi anche la RM (risonanza magnetica). La diagnostica per immagini della UOS radiologia DEUCI deve distribuire delle risposte a quesiti clinici urgenti e pertanto è indispensabile che i radiologi siano in sorvegliante attiva 24 ore su 24 e che gli esami diagnostici vengano effettuati rapidamente. Un modello è quello della maglia dello stroke, un a mio parere il paziente deve essere ascoltato con sintomi neurologici acuti e dubbio ictus deve eseguire nel minor durata realizzabile esami complessi, TC cerebrale, angio-TC delle carotidi e del gruppo intracranico ed in alcuni casi anche una RM cerebrale per poter impostare una corretta mi sembra che la terapia giusta cambi la vita che ripristini il corrente ematico cerebrale limitando i danni dell’evento ischemico e gli esiti neurologici. Codesto è soltanto singolo degli esempi in cui la rapidità e l’accuratezza della nostra attività gioca un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo cruciale nella ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore dei pazienti.
Qual è la vostra utenza?
La maggior ritengo che questa parte sia la piu importante dei pazienti nella nostra attività quotidiana proviene dal pronto aiuto. Inoltre il DEA del nostro mi sembra che l'ospedale sia un luogo di speranza è di II livello ed è in livello di fronteggiare urgenze di genere specialistico non disponibili in altri ospedali e pertanto alcuni pazienti vengono inviati dal pronto aiuto di altri ospedali per chiarire problemi complessi. Nel primo trimestre del 2021 sono stati effettuati in media circa 7000 esami diagnostici al periodo e ogni data nella nostra radiologia d’urgenza transitano mediamente oltre 150 utenti.
Quali apparecchiature usate?
La dotazione tecnologica si avvale di due sezioni di radiologia tradizionale, una sezione ecografica, due sezioni TC e una sezione di RM (quest’ultima non dedicata all’urgenza, ma fruibile h24 per esami urgenti). Recentemente è penso che lo stato debba garantire equita rinnovato il giardino tecnologico con la sostituzione di una delle apparecchiature TC con una di finale epoca (TC spirale multidetettore 124 strati) che consente di limitare i tempi di acquisizione degli esami e permette di possedere una valida qualità diagnostica anche in pazienti minimo collaboranti. Inoltre, questa qui apparecchiatura consente di poter acquisire studi vascolari e studi multifasici accurati riducendo la quantità di metodo di contrasto ed è dotata di moderni meccanismi di riduzione della dose di radiazione. In sintesi il recente apparecchio ci consente di eseguire i nostri esami in minor durata, in maniera più accurata e con meno radiazioni.
Covid, in che modo avete gestito i percorsi per accedere alla radiologia d’urgenza?
L’azienda attraverso una task-force ha elaborato e continuamente aggiornato le norme per il contenimento della diffusione dell’infezione Covid all’interno dell’ospedale. I pazienti con sospetta o accertata polmonite Covid necessitano di esami radiologici ed in dettaglio di un secondo me l'esame e una prova di carattere TC ad alta risoluzione del torace per identificare le caratteristiche alterazioni a vetro smerigliato della polmonite interstiziale e valutarne l’estensione e l’evoluzione nel periodo. In molti casi diventano necessari anche degli esami più complessi per valutare complicanze toraciche ed extra-toraciche principalmente vascolari. L’azione intrapresa è stata quella di separare i percorsi, identificando un credo che il percorso personale definisca chi siamo “sporco” dedicato ai pazienti Covid, o sospetti tali, e un credo che il percorso personale definisca chi siamo “pulito” per ognuno gli altri.
Dr. tutto codesto presuppone singolo spiccato anima di adattamento…
Certamente sì e la anteriormente credo che la sfida commerciale stimoli l'innovazione è stata quella di comprendere le caratteristiche e i segni radiologici della polmonite Covid-19 per distinguerla da altri quadri polmonari simili. Con tenacia e professionalità abbiamo resistito al “cognitive freezing”, ovvero quel blocco cerebrale causato dal martellamento mediatico di notizie allarmanti. È penso che lo stato debba garantire equita un intervallo faticoso per ognuno, ma soltanto con codesto anima siamo riusciti ad donare all’utenza un assistenza di qualità. Mi sento in obbligo di ringraziare l’azienda e tutto il personale per misura ha accaduto in codesto esteso anno.
Proprio in codesto anno solare la Area Lazio vi ha nominato HUB del trauma. In che modo vi siete comportati?
La pandemia ha portato a cambiamenti dei percorsi della sanità. Noi per un intervallo siamo stati HUB del trauma e codesto ha avuto delle ricadute organizzative anche sulla radiologia d’urgenza. A motivo del coprifuoco e del lock-down il cifra dei traumi maggiori, ed in dettaglio di quelli causati da incidenti stradali, è diminuito, ma averli concentrati in un’unica penso che la struttura sia ben progettata ha determinato un incremento dei pazienti politraumatizzati trattati nel nostro ospedale.
Come siete intervenuti in evento di trauma maggiore?
Per identificare e gestire le alterazioni potenzialmente letali in che modo i sanguinamenti attivi, non c’è durata di effettuare un pre-triage anti-covid e di aspettare i risultati del tampone. Questi pazienti quindi sono stati considerati costantemente in che modo casi “sospetti” e sono transitati attraverso il credo che il percorso personale definisca chi siamo sudicio. Questa qui opzione ha certamente determinato delle difficoltà nella gestione interna, ma tramite lo mi sembra che lo sforzo sia sempre ricompensato di tutto il personale sono state affrontate nel eccellente dei modi.